8 Marzo: essere donne tra lotte, conquiste, riflessioni e empowerment

L’8 marzo di ogni anno si celebra la Giornata Internazionale della Donna, un’occasione per riflettere sui progressi raggiunti nella lotta per i diritti delle donne, ma anche per richiamare l’attenzione sulle sfide ancora da affrontare. Questa giornata ha radici storiche significative, che affondano nel movimento operaio e nelle battaglie per l’uguaglianza di genere.

Le origini della Giornata Internazionale della Donna risalgono ai primi del ‘900, quando le donne iniziarono a mobilitarsi per chiedere migliori condizioni di lavoro, il diritto di voto e la parità di diritti. Il primo evento riconosciuto avvenne nel 1908, quando circa 15.000 donne marciarono a New York per chiedere il diritto di voto, condizioni di lavoro migliori e una riduzione dell’orario lavorativo.

Nel 1910, la Conferenza Internazionale delle Donne Socialiste tenutasi a Copenaghen decise di istituire una giornata dedicata alla lotta per i diritti delle donne. L’8 marzo del 1917, in Russia, le donne scioperarono per il pane e la pace, dando inizio a una serie di eventi che avrebbero portato alla Rivoluzione di Febbraio. Solo nel 1977, le Nazioni Unite ufficializzarono la data, invitando tutti i paesi a celebrare la Giornata Internazionale della Donna.

Oggi, l’8 marzo è un momento per sensibilizzare l’opinione pubblica su diverse tematiche cruciali. Tra queste, la violenza di genere, la disparità salariale, la rappresentanza politica e la salute riproduttiva. Nonostante i progressi, molte donne in tutto il mondo continuano a subire discriminazioni e violenze, rendendo urgente un impegno collettivo per garantire diritti e opportunità pari.

Nel 2023, il tema scelto dalle Nazioni Unite è stato “DigitALL: Innovazione e tecnologia per l’uguaglianza di genere”, per sottolineare l’importanza di garantire che le donne e le ragazze abbiano accesso alle tecnologie digitali, sempre più fondamentali per il progresso economico e sociale.

L’8 marzo non è però solo una giornata di celebrazione, ma anche di riflessione. In molte città del mondo, si tengono manifestazioni, eventi e dibattiti per discutere delle questioni di genere e promuovere l’uguaglianza. Le donne di ogni estrazione sociale sono invitate a unirsi e far sentire la propria voce, affinché il cambiamento possa avvenire.

In Italia, le numerose iniziative promosse da associazioni e movimenti femministi mirano a sensibilizzare l’opinione pubblica su temi cruciali come la violenza domestica e la parità salariale. Gli eventi organizzati spaziano tra marce, concerti e performance artistiche, creando un clima di unità e determinazione collettiva. Tra i progetti più significativi si distingue quello sull’empowerment femminile, sviluppato da Patrizia Belloi, segretaria nazionale del CNCP (Coordinamento Nazionale Counsellor Professionisti), presentato al Campidoglio il 3 marzo durante un evento dedicato alla lotta contro la violenza di genere organizzato dalla giornalista Stefania Catallo.

In foto: Patrizia Belloi

L’8 marzo è un’occasione fondamentale per celebrare i traguardi raggiunti dalle donne nel corso della storia e per rinnovare l’impegno verso un futuro più inclusivo. È una giornata dedicata a rendere omaggio a coloro che hanno combattuto e continuano a battersi per i diritti umani, ispirando il cambiamento. Questo percorso verso l’uguaglianza di genere richiede uno sforzo collettivo e la partecipazione attiva di ciascuno, a prescindere dal genere. Solo unendo le forze possiamo creare una società in cui ogni donna abbia l’opportunità di esprimere appieno il suo potenziale, libera da barriere e discriminazioni.

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