La vita degli adolescenti spesso non è così straordinaria come la dipingono molti adulti, i quali col tempo tendono a rimuovere le parti meno belle della loro gioventù – forse perché fare i conti col passato e temere chi si è al presente: la persona che non si voleva diventare. I rapporti di noi “grandi” con i giovanissimi possono essere espressione di ingratitudine verso quello che siamo stati e che abbiamo addomesticato con gli anni. Non capiamo i più giovani o non vogliamo capirli. Quello che ci dicono con gesti talvolta villani, talvolta sopra le righe, oppure al contrario, dimessi e silenziosi, ci fa paura! Quanti di noi hanno volutamente dimenticato di essere stati bulli o vittime di bullismo? Quegli anni di transizione e inquietudine non sono facili.
Adolescence, la serie netflix del momento. Ideata da Jack Thorne e Stephen Graham e diretta da Philip Barantini, ci schiude un mondo scomodo e misterioso che pochi eroi hanno provato a conoscere veramente poiché spesso tremendamente ingiusto e spietato, dove l’inesperienza degli anni non è sempre baciata dal sole ma dall’oscurità delle crudeltà che tanti giovani commettono su altri giovanissimi, spinti dalla paura di essere giudicati, additati e rifiutati dal branco. Essere espulsi dalla società degli adolescenti, per loro, equivale ad un marchio di infamia, ad un fallimento dinnanzi agli occhi degli altri, ma soprattutto dei propri genitori.
Questo non essere abbastanza viene egregiamente messo in scena, con autenticità sbalorditive, dal cast di giovani attori di Adolescence con in testa il mostruoso Owen Cooper che interpreta Jamie Miller, un ragazzino di appena 13 anni, accusato dell’omicidio di una sua coetanea che alterna fragilità, dolcezza a freddezza e aggressività con una sincerità sconvolgente; si stenta a credere che stia semplicemente recitando e che non sia realmente Jamie. La miniserie in 4 puntate è caratterizzata dall’uso di quattro piani sequenza vertiginosi che braccano gli attori come se volessero andare oltre le tensioni e incertezze dei loro corpi per capire cosa si muove dentro. La scelta di una sola ripresa senza stacchi introduce e accompagna lo spettatore in un girone infernale: quello dei loro figli e nipoti.
Gli adulti di Adolescence, come gli adulti reali, sono sgomenti, spaventati e incapaci di capire cosa succede a questa età così delicata che dovrebbe essere messa a riparo quanto più possibile dagli orrori della realtà quotidiana. Avere a che fare con l’omicidio di una bambina da parte di un altro bambino – perché a 13 anni si è questo – disarma perfino le forze dell’ordine che si trovano a dover affrontare i demoni dei propri figli, come accade nel caso del poliziotto Luke Bascombe, il quale oltre a dover indagare sul movente dell’omicidio si ritroverà a prendere atto delle difficoltà del figlio a integrarsi con gli altri suoi coetanei nella scuola frequentata dallo stesso Jamie. Ed è qui che nasce il parallelismo tra i due ragazzi che non si sentono all’altezza della mascolinità e virilità dei loro genitori, almeno secondo gli stereotipi della nostra società.
Il padre di Jamie, il grande attore inglese Stephen Graham che è anche ideatore e sceneggiatore della serie, come il poliziotto Luke Bascombe, rispecchia l’uomo nella sua accezione più virile, coi suoi muscoli esibiti ed i suoi modi mascolini e codificati secondo le norme del patriarcato. Con l’infrangersi di questa maschera, la verità dei personaggi maschili di Adolescence viene finalmente svelata e con loro un mondo, quello degli incel, nel quale vediamo tutta l’inadeguatezza e l’odio di ragazzi che non riescono a essere come vorrebbero i loro padri o come dovrebbero essere: maschi alfa che devono negare la loro parte emotiva ed umana. Perché per un vero uomo è disdicevole essere sensibile e comprendere l’emozioni. Il mondo non ti accetta in altre maniere o così pare. Ma qualcosa sta cambiando. Alcuni uomini stanno diventando più consapevoli delle storture del patriarcato ed Adolescence lo dice, anzi lo grida, ed è per questo che la gente ne è sconvolta. Perché ha il coraggio di infrangere dei tabù e di dire al patriarcato che non è la rovina solo delle donne.
Copyright © 2025Infinitypink.it| Tutti i diritti riservati | Riproduzione Vietata |