Solo belle e giovani. Essere donne nello showbiz in”The Last Showgirl”, il film di Gia Coppola con Pamela Anderson – di Iside Kremmerz

“The Last Showgirl” di Gia Coppola è un’opera che colpisce nel profondo, portando sullo schermo una riflessione potente e necessaria sul ruolo delle donne nella società contemporanea. Pamela Anderson, nel ruolo di Shelly, incarna una vecchia gloria di Las Vegas, la cui vita è un viaggio tra sogni infranti e la dura realtà dell’invecchiamento in un mondo che sembra non avere pietà per le donne.

La pellicola girata in 16mm ci invita a riflettere su come la società imponga alle donne standard irrealistici, relegandole a ruoli di madri e mogli, mentre il loro valore personale viene spesso misurato in base alla giovinezza e all’attrattiva fisica. Shelly, che ha sacrificato la sua vita personale e la relazione con sua figlia per inseguire un sogno, rappresenta tutte quelle donne che si trovano a dover affrontare il viale del tramonto senza il supporto di una narrazione che le celebri per ciò che sono, piuttosto che per ciò che dovrebbero essere.

Con atmosfere oniriche e una narrazione che ricorda le favole, “The Last Showgirl” ci mostra il sogno di Cenerentola che, con il passare del tempo, si trasforma in un incubo. La pellicola mette in luce l’ingiustizia di un sistema che dimentica le donne una volta che non rispondono più ai canoni di bellezza e giovinezza, mentre gli uomini continuano a godere di una sorta di immunità.

È davvero interessante vedere come l’attrice canadese interpreti se stessa in questo film, portando alla luce la sua esperienza personale e professionale. Negli anni ’90, Pamela è stata al centro di un’attenzione mediatica spietata, specialmente a causa del famoso sextape con Tommy Lee. Questo evento ha messo in evidenza le contraddizioni legate alla sessualizzazione del corpo femminile, mostrando come le donne possano essere oggettivate e ripudiate, mentre gli uomini spesso sfuggono a simili conseguenze.

In “The Last Showgirl”, Pamela non è solo una figura iconica, ma rappresenta anche le lotte e le sfide che molte donne affrontano nel mondo dello spettacolo. Accanto a lei Jamie Lee Curtis, che offre una performance straordinaria nel ruolo di Annette, un’altra ex diva di Las Vegas. La sua storia di alcolismo e di un lavoro umiliante come cameriera in un casinò di infima categoria riflette le difficoltà che molte donne possono incontrare, mostrando un futuro incerto e spesso triste, simile a quello che potrebbe attendere il personaggio di Shelly dopo la chiusura del suo show.

In definitiva, questo film è un invito a riscoprire la bellezza dell’autenticità e a celebrare le donne in tutte le loro sfaccettature, indipendentemente dall’età o dalle scelte di vita. “The Last Showgirl” è un manifesto di resilienza e una chiamata all’azione per una società che deve imparare a valorizzare le donne per ciò che sono, non per ciò che la tradizione patriarcale si aspetta da loro.

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